MANGIA PATATE
1978, 80x110cm, Olio lucido su tela

Questo quadro identico all’originale famoso dipinto di Vincent van Gogh. Rappresenta una famiglia di lavoratori olandesi mentre sono a tavola e mangiano le patate, ogni giorno patate.
L’opera “Mangia Patate”, realizzata nel 1978 con olio lucido su tela, è un omaggio al celebre dipinto “I mangiatori di patate” di Vincent van Gogh. Questa versione rievoca l’atmosfera cupa e intensa dell’originale, riproponendo la vita semplice e dura dei lavoratori olandesi alla fine del XIX secolo.
Un’atmosfera di sacrificio e semplicità:
La scena è ambientata all’interno di una modesta casa di contadini, illuminata da una lampada a petrolio che proietta una luce fioca e calda, mettendo in risalto i volti segnati dalla fatica. La composizione è dominata da toni scuri, con pennellate decise che conferiscono un senso di ruvidità e realismo.
I protagonisti della scena:
I personaggi, dai tratti marcati e spigolosi, trasmettono una forte espressività:
- L’uomo a sinistra, con il cappello da lavoro, taglia le patate con gesti lenti e pesanti.
- La donna al centro, con il tipico copricapo olandese, fissa l’osservatore con uno sguardo intenso, quasi inquietante.
- Un giovane uomo e una donna a destra, con le mani segnate dalla fatica, condividono una tazza di caffè.
- Una figura femminile di spalle, in primo piano, partecipa alla scena in silenzio, accentuando il senso di intimità familiare.
Il significato dell’opera:
La cena è composta solo da patate, simbolo della povertà e della monotonia della vita contadina. Il dipinto vuole sottolineare la durezza del lavoro nei campi, ma anche la dignità e la condivisione di un pasto semplice, frutto del sudore e del sacrificio quotidiano.
Conclusione:
Chi osserva questo quadro viene immediatamente immerso in un’epoca passata, dove la vita era scandita dal lavoro e dalla sopravvivenza. La forza dell’opera sta nella sua capacità di suscitare emozioni intense, facendo riflettere su una realtà lontana ma ancora attuale in molte parti del mondo.

Questo quadro identico all’originale famoso dipinto di Vincent van Gogh. Rappresenta una famiglia di lavoratori olandesi mentre sono a tavola e mangiano le patate, ogni giorno patate.
L’opera “Mangia Patate”, realizzata nel 1978 con olio lucido su tela, è un omaggio al celebre dipinto “I mangiatori di patate” di Vincent van Gogh. Questa versione rievoca l’atmosfera cupa e intensa dell’originale, riproponendo la vita semplice e dura dei lavoratori olandesi alla fine del XIX secolo.
Un’atmosfera di sacrificio e semplicità:
La scena è ambientata all’interno di una modesta casa di contadini, illuminata da una lampada a petrolio che proietta una luce fioca e calda, mettendo in risalto i volti segnati dalla fatica. La composizione è dominata da toni scuri, con pennellate decise che conferiscono un senso di ruvidità e realismo.
I protagonisti della scena:
I personaggi, dai tratti marcati e spigolosi, trasmettono una forte espressività:
- L’uomo a sinistra, con il cappello da lavoro, taglia le patate con gesti lenti e pesanti.
- La donna al centro, con il tipico copricapo olandese, fissa l’osservatore con uno sguardo intenso, quasi inquietante.
- Un giovane uomo e una donna a destra, con le mani segnate dalla fatica, condividono una tazza di caffè.
- Una figura femminile di spalle, in primo piano, partecipa alla scena in silenzio, accentuando il senso di intimità familiare.
Il significato dell’opera:
La cena è composta solo da patate, simbolo della povertà e della monotonia della vita contadina. Il dipinto vuole sottolineare la durezza del lavoro nei campi, ma anche la dignità e la condivisione di un pasto semplice, frutto del sudore e del sacrificio quotidiano.
Conclusione:
Chi osserva questo quadro viene immediatamente immerso in un’epoca passata, dove la vita era scandita dal lavoro e dalla sopravvivenza. La forza dell’opera sta nella sua capacità di suscitare emozioni intense, facendo riflettere su una realtà lontana ma ancora attuale in molte parti del mondo.